Dum spiro, spero.

 

“Finchè c’è vita, c’è speranza”, così scrisse Marco Tullio Cicerone nelle Epistole ad Attico. Ma è sempre così? 

La nostra vita negli ultimi tre anni è stata completamente modificata, trasformata, traslata in una nuova routine che mai ci saremmo potuti aspettare. Una routine che oscilla tra la speranza e la paura: la paura del domani, dell’ignoto, dell’imprevedibile; la paura del non farcela, la paura di rimanere sommersi dalla frenesia quotidiana;. ma anche la speranza che tutto possa tornare come prima, che tutto possa andare per il verso giusto, che tutte le situazioni in qualche modo possano trovare la loro giusta collocazione. 

Esiste veramente una via d’uscita? Una soluzione a questo (forse) eterno dualismo? Il filosofo settecentesco Spinoza scriveva “Non c’è paura senza speranza, non c’è speranza senza paura”. Siamo, dunque, destinati a convivere con questo senso di frustrazione e inappagamento? 

Gli ultimi avvenimenti mondiali sembrerebbero affermare questo, ma noi non siamo qui per mettervi di cattivo umore. I nostri articoli per questo numero vogliono essere uno spunto di riflessione, un motivo da cui partire per arrivare a condividere il motto di Cicerone. Perché è vero, come hanno scritto anche i nostri giornalisti, che gli scenari geopolitici, economici, sanitari e climatici  italiani, europei e mondiali non presentano dei buoni auspici, con il conflitto russo-ucraino che non sembra trovare una conclusione, le rivolte in Iran e il rincaro delle bollette causato dalla crisi energetica, la pandemia che sembra non voler terminare mai e i problemi ambientali che si rincorrono di giorno in giorno.

 Ma bisogna sempre saper vedere il bicchiere mezzo pieno, lasciando spazio ad un punto di vista positivo in cui la speranza “è l’ultima a morire”. 

Il 25 ottobre, infatti, abbiamo potuto assistere qui a scuola ad un’eclissi, seppur parziale, di sole. L’articolo relativo sottolinea la bellezza e la potenza della Natura e le speranze che possiamo riporre nel  continuo progresso scientifico. I nostri giornalisti, inoltre, attraverso recensioni, approfondimenti e podcast, vi parleranno della paura nel fronteggiare il domani ma anche di come affrontarla, della speranza riposta nelle diverse fedi religiose, del coraggio che serve per riuscire a prendere in mano la propria vita nonostante le insicurezze.  Nel numero di novembre troverete anche degli spazi dedicati a quelle che sono le iniziative scolastiche del momento: la Volterra League, le Olimpiadi scolastiche e le fatidiche elezioni dei rappresentanti d’istituto. Speriamo che il nostro lavoro sia di vostro gradimento ed interesse e speriamo che, seppur nel nostro piccolo, riusciremo a contribuire alle giornate buie, portando un po’ di luce. Perchè, ricordate sempre, “Finchè c’è vita, c’è speranza”! (e se lo diceva Cicerone…)

 

Le vostre direttrici

Francesca VG e Francesca 5SB

Leave a Comment

Your email address will not be published.