L’Intelligenza Artificiale parla inglese o cinese? Le diverse declinazioni dell’IA ai due poli opposti del mondo. 

Vi è mai capitato di utilizzare ChatGPT per tradurre una versione di latino o per preparare un messaggio di auguri ad un lontano parente? Dalla scuola alla vita privata, fino alla politica: l’Intelligenza Artificiale è ormai uno strumento così diffuso da riuscire ad unire le diverse generazioni, seppur con fini differenti. Al contempo, essa risulta essere divisiva e oggetto di scontro tra USA e Cina, le potenze mondiali che oggi hanno il monopolio del progresso scientifico.

FUNZIONAMENTO DELLE CHAT DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE

ChatGPT è di certo l’esempio più lampante di “chatbot”, programmi informatici che generano risposte a dati input, immessi dall’utente, sulla base dell’apprendimento automatico (Machine Learning). Tali chat funzionano tutte in modo simile: dopo aver posto all’IA una domanda nell’apposita casella, il sistema elabora la questione e genera una risposta il più simile possibile a quella che verrebbe fornita da una persona in carne ed ossa. ChatGPT, ad esempio, viene addestrata costantemente alla risposta più pertinente su grandi quantità di dati di testo preesistenti. Ma ciò non è tutto: l’intelligenza artificiale apprende anche dai suoi stessi utenti. Se essa commette un errore, è possibile correggerla inviando dei follow-up sensati ed in breve tempo la modifica viene acquisita permanentemente. Un fatto da non sottovalutare, tuttavia, riguarda l’acriticità degli output: le chatbot rischiano di sbagliare di fronte a problemi non standard, pescando semplicemente analogie con questioni già presenti.

REGOLAMENTAZIONE E RISCHIO ATTENDIBILITÀ

Sono già state messe in atto delle leggi sulla regolamentazione dei chatbots attraverso l’AI Act dell’Unione Europea, il quale assicura che i sistemi IA utilizzati all’interno del partenariato siano completamente in linea con i diritti e i valori dell’UE, garantendo la sicurezza, la privacy, la trasparenza, la non-discriminazione e il benessere sociale e ambientale.

Bisogna comunque tener conto che queste nuove tecnologie possono comportare un rischio per gli utenti: le grandi compagnie gestiscono un elevato ammontare di informazioni personali e aziendali, le quali possono essere vendute o divulgate tramite data leaks.

Un altro rischio intrinseco all’uso dei chatbots sono le fake news: bisogna ricordarsi che questi programmi ottengono dati dai grandi database di internet, i quali non sempre contengono informazioni veritiere. È pertanto opportuno controllare le indicazioni espresse come si farebbe per una comune ricerca online.

I chatbots rappresentano comunque un notevole progresso nell’ambito della tecnologia, offrendo vantaggi significativi come l’automazione delle interazioni online e un accesso facilitato alle risposte alle proprie domande. 

Quindi, se utilizzati correttamente, le intelligenze artificiali possono essere un prezioso alleato, aumentando la produttività e migliorando l’accessibilità alle informazioni in vari settori.

CONFRONTO TRA INTELLIGENZE ARTIFICIALI CINESI E AMERICANE

In un primo momento la Cina si è trovata in svantaggio rispetto al colosso USA a causa delle difficoltà di natura linguistica: i dati in lingua cinese sembravano essere meno numerosi di quelli in possesso degli Stati Uniti e dunque occorreva la costruzione di modelli linguistici di lancio in inglese. Oggi, invece, Pechino tiene il ritmo e ha pienamente recuperato i ritardi tecnologici nel campo dell’IA e dei chatbot. La differenza sostanziale tra ChatGPT ed Ernie Bot, il chatbot cinese lanciato ad agosto 2023 dall’azienda Baidu, è la massiccia regolamentazione da parte di Pechino, che aveva revocato ChatGPT per effetto della censura governativa. Ernie, di fatto, può essere utilizzato solo all’interno dei confini nazionali e nasce in un momento in cui la tecnologia è strumento di governabilità sociale, anche se la lotta per i dati degli utenti è in atto da tempo, non solo in Cina.

In occasione della conferenza Baidu World 2023, tenutasi a Pechino, il fondatore di Ernie, Robert Li, ha presentato il chatbot dichiarando che il modello linguistico aveva finalmente raggiunto il livello di ChatGPT. A conferma di ciò, nella dimostrazione che ne è seguita, il bot risultava molto efficace nello scrivere romanzi o risolvere problemi di matematica. Nonostante ciò, gli utenti continuano a non poter avere accesso a determinate informazioni, considerate sensibili o scomode dal governo cinese.

Tuttavia gli USA sono avanti per un aspetto non trascurabile: il numero di utenti. Ernie infatti ha solo recentemente superato i 100 milioni di utenti, ma quelli stimati da OpenAI per ChatGPT sono oltre 180 milioni di users che accedono ai servizi ogni mese, con 1.7 miliardi di visite mensili.

 

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