Måneskin, una band di quattro giovani ragazzi che ormai ha conquistato il mondo. Persone di tutte le età, a sentire questo nome, sanno rispondere, vanno alla grande! Forse sono così amati perchè ci fanno fare un salto nel passato, ma allo stesso tempo sono sempre sul pezzo. Il loro stile riprende quello dell’età d’oro del Rock; vestiti di cuoio, trucco abbondante, abiti scollati, lustrini e tessuti sgargianti. Recentemente sono stati attaccati dal politico leghista Pillon che su facebook, ha creato un post in cui esprimeva la sua opinione contraria in merito agli outfit indossati alla premiazione degli MTV Ema. Ma loro non si fanno scoraggiare e insieme a molti altri artisti contemporanei e passati, continuano e continueranno a dimostrare a tutti, a livello globale, che i vestiti non hanno un genere, che le calze o la gonna, lo smoking o la cravatta sono per tutti. Il frontman della band, Damiano David, manda le fan in delirio, quando risponde ironicamente al politico, pubblicando un post su Instagram, con su scritto: “La prossima volta mi vestirò con completo e paPillon” e relativa foto dell’outfit. Questo ci dice molto sui pregiudizi ancora presenti tutt’oggi in Italia e nel mondo. Nel 2021 ci sono ancora persone che pensano che l’abito faccia il monaco?
Una delle canzoni più rinomate di questa band internazionale è senza dubbio “Coraline”, che ha riscosso molto successo nell’ultimo periodo. Questa canzone descrive lo stato d’animo di una ragazza “bella come il sole”, nonché Coraline. Nel testo possiamo notare che, per quanto lei possa puntare alla luce, viene sempre spinta via, soffocata dalla sua stessa anima che la consuma giorno dopo giorno. Si sente fuori posto, completamente estranea alla società attuale e cerca un appiglio nella sua gabbia piena di mostri. È troppo pura per la crudeltà che ci domina, ella avvolge con la gentilezza di una farfalla questo mondo marcio, sporco e fatto di cattiverie e ingiustizie. Ma la piccola Coraline non ha mai mollato, e nonostante le molteplici cadute, è sempre riuscita a guardare la strada davanti a sé, con i piedi doloranti, la vista offuscata e fin troppi coltelli nella schiena. Coraline cammina, va avanti, con una paura matta, che le blocca i pensieri e lo stomaco. Durante la canzone riusciamo ad entrare gradualmente nell’età adolescenziale: infatti vengono toccati temi come l’ansia, disturbi alimentari e insicurezze che la dominano fortemente. Grazie alla voce unica e indistinguibile di Damiano, la storia di Coraline riesce ad entrarci dentro, ci risucchia nel povero cuore debole di questa “guerriera dal cuore zelante”. Con l’aggiunta della musicalità creata dal basso e dalla chitarra elettrica, la canzone assume un taglio ancora più profondo. Ognuno di noi possiede una piccola parte di Coraline e abbiamo solo bisogno di sapere navigare in quel mare che è dentro di noi.
A differenza di ciò che si può pensare vedendoli salire sul palco coraggiosi e spavaldi, mentre esprimono sé stessi attraverso la musica e l’abbigliamento, anche i Maneskin hanno avuto i loro problemi e i loro “mostri” da affrontare. Ne è un chiaro esempio la bassista Victoria De Angelis che durante delle interviste ha raccontato di aver sofferto d’ansia. Sin da piccola Victoria ha dovuto scontrarsi con gli stereotipi sul mondo femminile, lei infatti amava fare skate, tenere i capelli corti e vestirsi con abiti propriamente maschili. Come ben tutti sappiamo, nella società odierna, spesso può risultare difficile esprimere sé stessi senza essere giudicati e senza che gli altri influenzino le nostre scelte. Victoria, durante la sua adolescenza, ha dovuto affrontare degli attacchi di panico, i quali l’hanno portata ad avere difficoltà a varcare la porta di casa. Victoria è riuscita ad uscire da quella situazione grazie alla terapia psicologica e all’aiuto dei suoi amici e della sua famiglia. Nella sua vita, la musica ha avuto un ruolo molto importante, infatti, grazie al rock è riuscita a esprimersi senza più doversi vergognare o nascondere. Da questa storia un po’ tutti dovremmo imparare: si può essere se stessi  senza aver paura del giudizio degli altri, perché trattenendosi si finisce solo con lo scoppiare e smettere di vivere la vita al meglio. Alla fine cosa potranno mai fare gli altri se non dar fiato alla loro bocca? Dovremmo tutti cominciare a vivere prima per noi stessi e farlo al massimo delle possibilità, inseguendo i nostri sogni, proprio come ha fatto Victoria.

Martina 2D e Delia 2SE

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