di Gabriele B., Benedetta D.V., Giorgia L., Francesca M. (2A – 2019/20)

«I fiocchi di neve, presi singolarmente, sono piccoli e fragili 

ma, se si uniscono, possono fare cose incredibili»

(Proverbio americano)

All’interno dello studio della disciplina Geography IGCSE, il coursework è una ricerca che comporta l’indagine di una problematica di natura geografica (ad esempio, flussi migratori, turismo e risorse di un territorio) ed  è funzionale all’esame  IGCSE Geography, che ogni anno gli studenti degli indirizzi Cambridge ed Internazionale del nostro Istituto affrontano.  Quest’anno il nostro insegnante di Geography, in vista dell’esame, ci ha proposto di realizzare un progetto di gruppo (un simil-coursework, diciamo), con l’obiettivo di investigare l’aeroporto di Ciampino “G. Pastine”, attraverso la formulazione e dimostrazione di ipotesi di indagine da verificare con la raccolta di dati.  Alcune ipotesi avrebbero potuto riguardare lo studio dei flussi di passeggeri e del bacino di utenza dell’aeroporto, l’analisi del sito dell’aeroporto (ad esempio, se è ben collegato con la città di Roma) e l’indagine dell’impatto che l’aeroporto ha sulla vita delle persone (inquinamento acustico, sopra ogni cosa).  

Uno degli gli aspetti fondamentali del coursework è la raccolta di dati primari: quali ad esempio l’intervista delle persone e l’analisi del sito per avere dal vivo un’impressione dei problemi legati al luogo. Tuttavia, il lockdown ha reso difficili alcuni aspetti della realizzazione dell’attività. Infatti una delle principali difficoltà è stata proprio l’impossibilità di intervistare coloro che abitano in prossimità dell’aeroporto o che lo frequentano per motivi di lavoro


Infatti le interviste sono alla base di un lavoro pratico come il coursework, che richiede la raccolta e l’elaborazione dei dati. In questo caso quindi, avremmo dovuto basarci solo su dati secondari (ovvero disponibili online); perciò abbiamo deciso di raggiungere alcune di queste persone mediante un questionario online. 

Abbiamo così creato un Google Forms che abbiamo inviato poi tramite i social network, per ottenere il maggior numero di risposte possibile.

Google Meet o i documenti condivisi su Google Docs hanno permesso a ognuno di condividere la propria idea e di apportare le modifiche al progetto. Per di più, sfruttando le videochiamate, abbiamo avuto modo di poter lavorare insieme senza essere limitati da eventuali orari e distanze. Ciò ha permesso un’equa distribuzione dei compiti ed il professore, grazie ad alcune funzioni presenti in questi strumenti digitali, poteva monitorare “in presa diretta” la parte di lavoro svolta da ogni componente del gruppo.

La quarantena ha  reso complicato svolgere molte delle cose cui eravamo abituati normalmente. Però ci ha anche offerto l’occasione di cambiare, di sperimentare e di organizzarci diversamente. Infatti la situazione, avendo causato lo stop dei voli, ci ha permesso di fare un confronto dell’inquinamento sonoro dei voli tra la normalità e il periodo di quarantena. Svolgere questo lavoro è stato molto interessante perché abbiamo potuto studiare in maniera attiva e, anche se solo via internet, ci ha permesso di metterci in contatto con le persone e sfruttare le nostre conoscenze per dar voce alle loro idee. 

Ciampino airport group activity