di Andrea E. (2SA-2019/20)

In questo articolo voglio  presentare un progetto di storia realizzato da me e da altri compagni della classe 2SA, sotto la guida del nostro insegnante di Geostoria. A noi studenti, infatti, è stato proposto di lavorare in gruppo per la realizzazione di  un fumetto storico. Il lavoro è stato diviso in due fasi: la raccolta di informazioni e la realizzazione vera e propria dell’elaborato. Il nostro compito è stato quello di raccontare la storia di un marmista del II sec. d.C. e di un viaggio che deve fare per lavoro all’interno dello spazio geografico dell’impero romano. Queste, insieme al suo stipendio, erano le informazioni di base dalle quali partire per poi sviluppare il lavoro a modo proprio. Ogni gruppo, infatti, ha avuto libertà di scegliere la città di partenza e la destinazione, nonché i mezzi di trasporto. Grazie al software “Orbis” della Stanford University abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie. Questo programma consente, infatti,  di simulare un viaggio immaginario all’epoca dell’antica Roma: fornisce la durata ed il costo del tragitto, permettendo di scegliere in che stagione compierlo e con quali mezzi.

In seguito, c’è stata la fase di creazione vera e propria delle tavole. Attraverso un video mandato dal professore, chi non conosceva il linguaggio del fumetto (balloon, onomatopee ecc.) ha avuto modo di apprenderlo. La realizzazione del fumetto poteva essere svolta attraverso un altro programma apposito (per quei gruppi non “pratici” con il disegno) o, più tradizionalmente, a mano. Io ho ovviamente scelto questa seconda opzione. Il disegno, rivolto soprattutto all’ambito del fumetto, è sempre stata una mia grandissima passione, tanto da far sorgere anche dei dubbi al momento della scelta della scuola superiore. Alla fine, la mia scelta l’ho fatta, e ne sono anche contento e convinto, ma il poter applicare questo mio interesse in ambito scolastico, mi ha reso ancora più felice. Ovviamente il tutto ha richiesto un maggiore impegno da parte mia (e anche un po’ di “stress da consegna”, considerando che il tutto è capitato nella settimana dell’IMUN, progetto già di per sé molto impegnativo al quale io ho partecipato). Non c’è però paragone con l’aver consegnato un lavoro svolto con le mie mani, in cui erano presenti le mie illustrazioni. La mia tavoletta grafica è stata utilizzata per dei disegni che non erano fini a sé stessi, bensì il lavoro sul quale sarei stato valutato. Grazie a questo progetto abbiamo appreso contenuti didattici sulla quotidianità all’epoca dei romani, abbiamo affinato le nostre abilità di team-working e, nel mio caso, anche imparato a gestire stretti tempi di consegna. Ovviamente la valutazione finale non è stata basata sulla bellezza delle illustrazioni, ma sull’impegno che l’intero gruppo ha messo nel creare un lavoro il quanto più accurato sul piano storico e anche esteticamente bello. È grazie ad attività come queste che le capacità trasversali e gli interessi di molti studenti possono diventare strumento di studio e lavoro. E cosa c’è di meglio, se non fare della propria passione un impiego?