Come è nata la vostra associazione?

La nostra associazione è nata nell’aprile del 2021 con l’idea di strutturare meglio l’azione di opposizione extra Consiliare di denuncia e proposta che negli anni precedenti avevamo condotto con puntualità a livello personale. In modo particolare sulla lotta al consumo di suolo e alla difesa delle risorse naturali, intuendo che c’era un gran bisogno di informare e sensibilizzare sui temi legati alla sostenibilità sia ambientale che sociale.

Di che cosa vi occupate principalmente?

Come si evince dal nome ci occupiamo soprattutto degli aspetti amministrativi della nostra città, ma anche di tutto il territorio dei Castelli, consci del fatto che su alcune tematiche come appunto l’acqua e i rifiuti ragionare solo a livello comunale non ha molto senso. Abbiamo sostenuto la nuova Amministrazione che si è insediata nel maggio 2022, contribuendo alla stesura del programma di mandato e devo dire che molte delle nostre proposte sono state accolte ed alcune già attuate e la nostra azione di proposta continua ancora in Collaborazione con altre associazioni e Comitati

Ci sono degli aspetti di cui ancora non vi siete occupati ma che vi piacerebbe affrontare in futuro? 

In questi anni ci siamo prevalentemente  occupati di lotta al consumo di suolo e gestione sostenibile delle acque. Un altro tema su cui vorremmo tentare di incidere è sicuramente quello della gestione dei rifiuti, un settore che a nostro parere andrebbe rivisto radicalmente, nonostante ormai tutti i comuni castellani hanno adottato la raccolta differenziata porta a porta che sicuramente ha portato a livelli di RD abbastanza buoni, resta immutato se non addirittura peggiorato il problema dell’abbandono dei rifiuti, figlio della migrazione dei rifiuti, un tema che andrebbe affrontato e risolto e che invece si tende ad eludere.

Ci sono stati casi in cui le vostre proteste sono state bloccate o ostacolate? Da chi e come mai? E voi come avete reagito?

Dopo circa un anno da quando abbiamo cominciato le misurazioni del Lago Albano diverse testate giornalistiche si sono interessate alla nostra azione chiedendoci delle interviste e la cosa ha avuto una certa risonanza. Noi volevamo solo mantenere alta l’attenzione su un problema molto grave e almeno un parte ci siamo riusciti, ma qualcuno l’ha intesa come una ricerca di visibilità e ci hanno attaccato accusandoci di non avere competenza e legittimazione nel farlo, ma non ce ne siamo preoccupati, certi della nostra buona fede e del rigore del nostro lavoro.

In uno dei vostri post avete fatto riferimento al livello del lago di Albano, registrando un incremento di 61 cm, affermando che “sono soprattutto i prelievi ad influenzare il livello”, che cosa intendete con questo? L’uomo ha un ruolo considerevole in questo aspetto?

Credo abbiate compreso male, il valore a cui fa riferimento il post è un decremento del livello di – 61 cm rispetto alla quota zero del 28 ottobre 2022. Dallo storico delle nostre misurazioni che sono state ad oggi ben 67, si evincono oscillazioni negative e positive non sempre dipendenti dal quantitativo di piogge cumulate nel periodo di riferimento, questo dimostra che sono soprattutto i prelievi ad incidere sull’andamento del livello, prelievi che andrebbero drasticamente ridotti e regolamentati in modo molto più stringente. 

Cosa pensate dell’azione umana riguardo alla sostenibilità ambientale? Pensate sia il caso di intraprendere alcuni cambiamenti specifici?

L’azione umana è di fondamentale importanza, consumiamo circa 250 litri di acqua potabile al giorno a persona e ne recuperiamo pochissima. Se non modifichiamo questi due aspetti, cioè ridurre i consumi e incrementare il recupero, ogni intervento o opera idraulica per importante che sia rischia di essere insufficiente. Si deve lavorare sulla diffusione di una educazione ambientale e adottare strategie di recupero delle acque sia sorgive che meteoriche ed anche la realizzazione di nuovi invasi è una sfida dalla quale non possiamo esimerci  dall’affrontare.

Ci sono molti ragazzi che stanno partecipando alle vostre iniziative?

Purtroppo il coinvolgimento dei giovani in queste tematiche è sempre molto difficile.

Nel nostro caso abbiamo avuto una bella esperienza, un gruppo di ragazzi ed un giovane regista ci hanno contattato per realizzare un cortometraggio sulla crisi idrica del Lago Albano. Il fatto che questi ragazzi abbiano scelto di affrontare questo tema con la loro professionalità è stato un bel segnale. Il cortometraggio è stato poi proiettato a diverse classi di un istituto artistico nell’ambito di una giornata interamente dedicata all’acqua organizzata da un’associazione culturale di Grottaferrata

Pensate sia necessario invogliare di più i giovani a parteciparvi?

E’ certamente  importante invogliare i giovani ad approfondire la conoscenza delle criticità e fragilità del nostro territorio. Un modo efficace potrebbe essere quello di far conoscere meglio le attività svolte dalle Autorità. Proprio oggi ad esempio è stata presentata a Roma la nuova piattaforma digitale per il bilancio idrico dell’ Appennino centrale realizzata da AUBAC, che consente un monitoraggio in tempo reale di tutti i prelievi sia per uso civile che irrigui.

Vi ringraziamo a nome di tutte le redazioni dell’Elettronvolt. Buon lavoro!

 

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