Sì, vi vedo già, lì che già storcete il naso per il titolo dell’articolo. Probabilmente penserete: “e mo che ce ne frega di quelle guerre volute da dei fanatici che si nascondono dietro la religione per interessi personali?”. Ecco, io vi rispondo che questo è un argomento più che attuale: fare qualcosa per il proprio tornaconto e, poi, nascondersi dietro false ragioni socialmente accettabili è divenuto uno dei passatempi più diffusi.  Inoltre aggiungo anche che non avete capito molto dei motivi per cui sono nate le crociate o del perchè hanno accolto così tanti soldati e cavalieri. Durante queste otto guerre, infatti, certamente ci furono persone, soprattutto nobili, che si misero in marcia solo per soldi e terre ma molti altri ci credevano davvero, a partire da re Luigi IX di Francia fino ai vari paesani e predicatori: erano genuinamente convinti che andare in Terra Santa e liberarla da quei barbari infedeli che impedivano il peregrinaggio fosse la cosa giusta.E poi, mentre le cose si mettevano sempre peggio nei nuovi territori conquistati, un’altra minaccia fece il suo ingresso nella storia: l’eresia catara. 

“In fondo, se gli infedeli sono punibili per volere di Dio perchè gli eretici non possono fare la loro stessa fine?. Forse è questo ciò che passò per la mente di Papa Innocenzo III quando, dopo la morte del suo legato alla corte del conte di Tolosa, decise di indire la crociata. Qui vediamo la prima divisione tra noi e i Medievali: quello che leggiamo sui libri di storia o sulle varie fonti ci fa accapponare la pelle ma loro, che lo vivevano sulla loro pelle tutti i giorni, erano abituati a questo genere di spettacoli e, anzi, li ritenevano necessari. Non che tutti fossero d’accordo con il rogo o l’uccisione delle popolazioni di intere città, tutt’altro, ma erano sicuri che la guerra fosse necessaria e nei piani di Dio. 

Ecco, è per questo che io non riesco a giudicarli fino in fondo: c’erano dei fanatici e persone senza scrupoli con il solo scopo di arricchirsi, loro sì che sono i veri ipocriti e coloro a cui dovremmo dedicare le condanne più dure, ma c’erano anche cavalieri che speravano solo di rivedere il Santo Sepolcro ed erano contrari a tutte le atrocità commesse o combattenti che, con il dovere di seguire il proprio signore, uccidevano solo per salvarsi. Perchè ricordiamocelo: quella era pur sempre una guerra e, in una battaglia, o uccidi o verrai ucciso in breve. 

Ecco, dobbiamo soffermarci anche su questo: la guerra. Non ci si poteva aspettare che andassero lì e non versassero nemmeno una goccia di sangue: non era nel loro codice e, soprattutto, non sarebbe stato possibile avanzare e non farsi uccidere se avessero perseguito la non violenza. Inoltre bisogna ricordarsi che non solo dalla parte dei cristiani ci furono delle incorrettezze e dei veri e propri genocidi: anche dall’altra parte, sul fronte cataro come su quello ottomano, si presero prigionieri, si uccise indiscriminatamente e vennero usati tutti i mezzi possibili per ottenere una qualsiasi cosa.  Questo, ovviamente, non cancella l’orrore delle azioni dei crociati, ad esempio un momento particolarmente agghiacciante fu il rogo perseguito dall’abate Aubrey che disse “uccideteli tutti, Dio saprà riconoscere i suoi”, ma ci fa capire come a quell’epoca fosse quasi normale poter disporre delle vite degli uomini sotto la propria signoria e quanto fosse comune l’uso della tortura per estorcere confessioni, informazioni o per spezzare l’animo dei nemici. Perciò la mia umilissima opinione è questa: non si può giudicare. Ognuno ha avuto la sua parte nei massacri, nei crimini e negli eventi sanguinosi, ognuno aveva quelli che considerava buoni motivi per farlo, ognuno si sentiva giustificato. Inoltre, erano tutti figli della propria mentalità che, sicuramente, è totalmente distante dalla nostra e discorda con quel che noi pensiamo: possiamo solo sperare  di aver imparato qualcosa e di non ripetere più quel che è successo per motivi tanto soggettivi. Anche perché, lasciatemelo dire, queste crociate non hanno avuto alcun effetto: il catarismo si è continuato a diffondere, gli infedeli sono rimasti nei loro territori e le uniche cose che la Chiesa ha ottenuto sono state un dispendio enorme di soldi ed una pessima figura dal punto di vista umano e militare. Eppure, se volessimo guardare il lato positivo in tutto questo, non tutto fu un completo disastro: la Francia, infatti, dopo la sconfitta dei ribelli occitani, riuscì ad annettere i territori del conte di Tolosa, riconoscendogli il suo titolo originario ed il Paese si iniziò ad avviare verso l’unione nazionale. Un caro prezzo da pagare, è ovvio, ma ci dimostra quanto il Medioevo, seppur un’età piena di periodi sanguinosi, sia comunque la base delle nostre Nazioni. 

 

Nicole II Sint