A cura di Filippo B., Giulia G., Sara M., Elena T. (classe II F- 2019/20)


Ogni anno, il 24 Marzo si ricorda la strage avvenuta alle Fosse Ardeatine 76 anni fa.

Che cosa era successo?
23 Marzo 1944, Roma, Via Rasella: un gruppo di gappisti fa esplodere un carretto della spazzatura carico di tritolo che colpisce un reparto armato di 162 uomini della SS Polizei Regiment Bozen uccidendone 33.
L’azione è un atto di guerriglia della resistenza italiana contro l’occupazione tedesca di Roma, ma la rappresaglia nazista scatta immediatamente e il giorno seguente le SS massacrano 335 civili italiani, nei pressi delle cave di pozzolana abbandonate, alla periferia di Roma, sulla via Ardeatina.
Non è stato emesso nessun bando con l’invito ai partigiani a presentarsi e la rappresaglia nazista è immediata e feroce: prevede di uccidere 10 italiani per ogni tedesco morto, una proporzione contraria a ogni norma di guerra, i morti sono 335, 5 in più per eccesso di zelo del capitano Priebke.
Le vittime sono tutte innocenti: 10 persone che si trovavano nei pressi di via Rasella, 75 ebrei scampati al rastrellamento del 16 ottobre 1943 e poi artigiani, impiegati, professori, militari, antifascisti, sacerdoti, intellettuali, ricchi e poveri, provenienti da più parti d’Italia, credenti e atei.
Oggi 24 marzo 2020 l’emergenza dovuta al coronavirus ci obbliga ad una commemorazione in streaming e, per la prima volta, le famiglie e le istituzioni non posso trovarsi sul luogo dell’eccidio per ricordare le vittime innocenti di quella strage, ma come afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti”.
Il ricordo di quella strage e la morte di tanti innocenti, ci riportano all’emergenza che stiamo vivendo, oggi come allora, muoiono in tanti perché il virus come la ferocia nazista non risparmia nessuno.
Ci troviamo ancora una volta, dopo la seconda guerra mondiale, a vivere uno dei momenti più dolorosi della nostra storia e solo l’unità e la solidarietà saranno i valori che aiuteranno a risollevare l’Italia.